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Categoria news

Studenti in visita al Bioindustry Park: l’incontro con le aziende e lo spettacolo K.I.T.E.

By 7 March 2023No Comments

Una giornata per far conoscere le realtà produttive del territorio, fornire consigli, suggerimenti e informazioni utili per orientare le scelte degli studenti in ambito formativo e professionale. Con questo obiettivo Bioindustry Park ha ospitato lunedì 6 marzo le classi quarte del Liceo Botta di Ivrea che hanno potuto incontrare alcune realtà del Parco: l’ITS Biotecnologie e Scienze della Vita e le aziende Bracco Imaging, Novartis-AAA, Merck-Serono, che si sono raccontate e che hanno interagito con i ragazzi.

Un’occasione per entrare in contatto con una realtà eccellente del territorio ma anche per appassionare i giovani studenti al ruolo della scienza. E’ questa la mission dell’associazione K.I.T.E. che ha promosso l’iniziativa arricchendo la mattinata con lo spettacolo “La scienza ai tempi di Beethoven” scritto e diretto da Alice Fumero con gli attori Giulia Brenna, Omar Ramero e Marco Panzanaro.

L’ associazione K.I.T.E. è nata nel 2006 dall’idea di Alice Fumero, musicologa e del padre Silvano Fumero ideatore e fondatore di Biondustry Park: «L’idea nata con mio papà è stata quella di unire i nostri saperi, il suo scientifico e la mia cultura umanistica, sono musicologa – ci ha spiegato Alice Fumero – inventandoci una serie di attività con l’obiettivo di divulgare la scienza per gli utenti del Parco. Abbiamo presto scoperto che poteva essere un veicolo eccezionale per aprire le porte del Parco Scientifico Tecnologico e far conoscere questa realtà all’esterno. In una seconda fase siamo arrivati alle scuole, ed è stato uno sbocco naturale, con la collaborazione avviata nel 2016 con il Liceo C. Botta di Ivrea a cui proponiamo spettacoli e ogni anno  una visita al Bioindustry Park per offrire l’occasione ai ragazzi di incontrare le aziende e oggi anche di assistere allo spettacolo K.I.T.E. “La scienza al tempo di Beethoven”.

Teniamo particolarmente a quest’attività mirata a mettere in contatto i giovani con quello che potrà essere il loro futuro lavorativo. In più oggi il Parco è sede dell’ITS Biotecnologie e Scienze della vita, una realtà importante che potrà dare loro un’opportunità per il futuro».

Un rapporto con il Parco che non si è mai interrotto, ci racconta cosa significa per lei?

Il Parco non ha mai smesso di credere nel progetto e lo ha sempre sostenuto comprendendo l’importanza della divulgazione per far conoscere un’eccellenza come questa, in continua crescita. Mi piace sempre ricordare che il Parco è sorto qui dove c’era la sede del Centro Ricerche Biomediche R.B.M., poi acquistata da Merk Serono. L’RBM era l’Istituto di Ricerche Bio Mediche Antoine Marxer, marito di Silvia Olivetti, quindi un pezzo fondamentale di Olivetti è rimasto qui e crea un continuum nella storia di Ivrea e della cultura olivettiana, ancora oggi così rilevante.

Quest’anno K.I.T.E. compie 17 anni e ogni anno mi dico che è l’ultimo ma poi continuo, anche perché è un modo per mantenere vivo il ricordo di mio padre prematuramente scomparso. Anche se oggi prevalgono figure pop per la divulgazione scientifica che spopolano sui social, continuiamo a credere nel ruolo del teatro come esperienza divulgativa unica e anche la scuola lo considera importante.

E lo spettacolo “La scienza ai tempi di Beethoven” cosa racconta?

Negli anni l’Associazione K.I.T.E. si è specializzata in spettacoli teatrali divulgativi, “per raccontare temi difficili” al grande pubblico. E devo dire con buone soddisfazioni, gli spettacoli al Liceo C. Botta delle ore 18 e le altre proposte hanno un buon seguito nell’eporediense e abbiamo un pubblico eterogeneo per cultura e interessi, il pubblico giovane lo costruiamo attraverso gli interventi nelle scuole.

“La scienza ai tempi di Beethoven” è nato durante la pandemia e racconta la nascita del vaccino, portando gli spettatori nell’epoca in cui è nata l’antiscienza; le cosiddette fake news nell’ottocento non era molto diverse da oggi e le reazioni, gli scetticismi di alcuni scienziati sono le stesse che ascoltiamo oggi. Spero che attraverso lo spettacolo gli studenti capiscano come la storia sia fondamentale per capire e affrontare le situazioni, per fare le scelte giuste.

L’esperienza del Covid ha aperto alcune possibilità, ad esempio quella di comprendere bene le differenze tra scienza e ciò che non lo è e confido molto nei giovani, so che sono molto più attenti e capaci di interpretare le informazioni, probabilmente molto più di molti adulti più esposti al flusso di informazioni che viaggiano on line.

 

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Bioindustry Park Silvano Fumero S.p.A. Società Benefit

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